Anche nella regione di Iringa si temere il contagio per il virus Covid-19 e già si sta provvedendo ad attrezzare e a formare il personale del Centro dei bambini. Sono stati inviati fondi per fronteggiare l’emergenza sanitaria e si sta cercando di avviare piani di sostegno anche di tipo sociale, secondo i bisogni che vengono segnalarti dalla comunità ai nostri referenti locali. A maggio del 2020 abbiamo avviato una campagna di fundraising per dare il nostro contributo all’impegno che i nostri referenti locali stanno mettendo per portare avanti malgrado l’emergenza nei progetti avviati.
Al di fuori del Centro, per la comunità dei 24 villaggi limitrofi, tra le priorità individuate insieme al parroco di Isimani, don Leonard Maliva, vi è la messa in sicurezza dei bambini in età scolare. Per consentire loro di tornare a frequentare in condizioni di maggiore sicurezza, appena il Governo deciderà di riaprire le scuole, e in considerazione problema diffuso del sovraffollamento delle classi, si è deciso di pianificare una distribuzione a tappeto, di mascherine di stoffa lavabili, e la possibilità di sanificare i locali scolastici per permettere loro di frequentare gli ambienti educativi nella maggiore sicurezza possibile.
Sempre a causa dell’emergenza mondiale per il Covid-19, gli artigiani locali in questo momento stanno attraversando una grave crisi commerciale dovuta che ha inoltre causato una netta diminuzione del turismo, una delle principali fonti di guadagno per le piccole attività artigianali del posto. Neanche la Bottega Solidale può confermare gli ordini annuali, a causa dell’impossibilità di spedizione verso l’Italia. A giugno 2020, grazie alle donazioni ricevute dal Rotary Club di Agrigento e da altri benefattori, è stata affidata agli artigiani del Masai Market la produzione e la distribuzione di un primo stock di 1000 mascherine di stoffa, nel corso di incontri di informazione sulla prevenzione; l’obbiettivo è quello di raggiungere – grazie alle donazioni future e ai ricavi della Bottega Solidale – la parte di popolazione più vulnerabile e tutti gli alunni delle scuole dell’obbligo presenti sul territorio della Parrocchia di Isimani (circa 9.000 bambini) sostenendo parallelamente 10 famiglie la cui sussistenza è legata all’artigianato.